Oggi pomeriggio si è tenuta a Roma l’assemblea generale della Cgil nazionale, la prima dopo il voto del 25 settembre, a pochi giorni dalla manifestazione di sabato 8 ottobre a Roma, ad un anno dall’assalto fascista alla sede di Corso d’Italia. Da Piazza del Popolo abbiamo lanciato un appello di pace all’Europa, con la presenza di sindacati europei ed associazioni. Un impegno per chiedere la fine del conflitto e l’avvio di una conferenza internazionale di Pace, che ci vedrà ancora protagonisti, a cominciare dall’iniziativa di venerdì 21 ottobre a Napoli, quando scenderemo in piazza nella tre giorni di mobilitazione lanciata da Europe for Peace. Abbiamo rilanciato le 10 proposte sul lavoro che mettiamo sul tavolo della discussione con il futuro Governo.

In Campania le ripercussioni della crisi determinata dal Covid e dal conflitto in Ucraina che hanno portato all’aumento dei costi dell’energia e delle materie prime, stanno pesando su lavoratrici, lavoratori, pensionati e famiglie. Le tante vertenze industriali ancora aperte e le altre che si stanno aprendo in queste ore, con centinaia di posti di lavoro già persi e in bilico, rischiano di acuire le disuguaglianze. C’è bisogno di interventi urgenti e strutturali per sostenere lo sviluppo nella nostra regione, frenando la fuga delle multinazionali. Servono misure strutturali per sostenere le famiglie in difficoltà e chi vive in condizioni di povertà.

Nel confronto con il Governo un tema che dovrà essere centrale è quella della sicurezza sul lavoro. Tre giorni c’è stata l’ultima vittima in Campania, un operaio edile di 59 anni che lavorava in nero. Nel 2022 sono già 600 i morti sul lavoro in Italia e 400mila gli infortuni. Sabato 22 ottobre saremo di nuovo a Roma, in piazza Santi Apostoli, insieme a Cisl e Uil per una mobilitazione unitaria per chiedere maggiore salute e sicurezza perché dietro questi numeri c’è la vita di lavoratori e lavoratrici che escono di casa per non farvi più ritorno.