“In Campania si sta cercando di fare un enorme lavoro di sinergia. Un lavoro di reciproco riconoscimento, di scambio, che ci ha visto come organizzazioni sindacali in prima linea, in difesa dei lavoratori e delle lavoratrici più esposti ai danni dalla pandemia. Pensiamo a quanto sta accadendo in Europa e ancor di più, pensando all’Italia, chiediamoci quanto è in linea la legge Calderoli con l’obiettivo di agire per evitare che le persone e i luoghi divergano aumentando gli squilibri e le diseguaglianze”.
Lo ha detto il segretario generale Cgil Napoli e Campania, Nicola Ricci, intervenendo all’audizione del Comitato Economico Europeo sull’attuazione territoriale dell’Agenda 2030 in Campania, ospitata dalla Fondazione Banco di Napoli.
“Noi – ha ricordato Ricci – abbiamo denunciato in più contesti i rischi determinati dal consolidamento dell’Autonomia differenziata, che già di per sé escluda la Campania dalla realizzazione degli obiettivi dell’Agenda 2030. I differenziali territoriali di cui già è caratterizzata questa terra, – ha concluso – per effetto della Calderoli possono solo acuirsi in futuro, con il resto del Paese e d’Europa”.