Lavoratrici e lavoratori della Polizia di Stato in piazza domani, 12 luglio, anche a Napoli, per la mobilitazione nazionale promossa dal Silp Cgil per denunciare la carenza di risorse economiche e di organico nel comparto sicurezza. L’appuntamento è in piazza Plebiscito, nei pressi della Prefettura a partire dalle ore 9:30.

“Denunciamo il dramma di un comparto sicurezza sempre più abbandonato a se stesso – dice in una nota Angelo Esposito, segretario provinciale Silp Cgil Napoli – nessuna assunzione straordinaria di personale per compensare i pensionamenti, come dimostra la drammatica carenza di poliziotti della nostra Questura, stipendi fermi al 2021 (per i dirigenti poi non è stato mai firmato il primo contratto dal 2017), nessuna attenzione per le condizioni di lavoro e il benessere organizzativo delle poliziotte e dei poliziotti, mentre di pari passi esplode il fenomeno suicidario 28 casi, ad oggi, tra tutto il personale in divisa solo dall’inizio dell’anno. Proprio tramite chi rappresenta il Governo sul territorio, la Prefettura, vogliamo mandare un forte messaggio a Palazzo Chigi, perché delle chiacchiere siamo stufi”.

“Le assunzioni straordinarie promesse sono un miraggio – denuncia Esposito – e con una carenza di organico complessiva di 10mila unità, grazie al combinato disposto con i pensionamenti che supereranno i nuovi arrivi, la Polizia di Stato avrà sempre meno operatori nei prossimi anni. Un problema che riguarda anche i Carabinieri e le altre forze dell’ordine. A tutto questo aggiungiamo il contratto scaduto e gli straordinari non pagati, il tema delle pensioni e della previdenza complementare dedicata che viene ignorato, cosicché i poliziotti già oggi mal pagati saranno i nuovi poveri in quiescenza. E ancora la questione dell’organizzazione del lavoro e del benessere psicofisico che sono completamente ignorate da chi ha responsabilità politiche e di Governo”.

“L’unica elemosina regalata ai poliziotti proprio da questo mese di luglio – conclude la nota del Silp Cgil – è un emolumento accessorio una tantum per il solo 2023, che dovrebbe compensare il mancato contratto. Parliamo di 24 euro lordi mensili per un agente. Neppure mezzo caffè al giorno. Con una inflazione che viaggia oltre l’8 per cento si tratta di una vergogna e di una offesa per tutta la categoria. Quella del 12 luglio rappresenta solo la prima tappa di un lungo percorso di mobilitazione se non registreremo una inversione di tendenza concreta nella gestione delle politiche di sicurezza di questo Paese”.