Cgil, Cisl e Uil delle regioni meridionali sono pronte a mobilitarsi per la manifestazione unitaria del 20 maggio a Napoli a sostegno della piattaforma nazionale del sindacato per una nuova stagione del lavoro e dei diritti. Di questo si è discusso oggi nel corso dell’esecutivo unitario tenutosi presso la sede della Uil Campania alla presenza dei tre segretari generali di Cgil, Cisl e Uil Campania, Nicola Ricci, Doriana Buonavita e Giovanni Sgambati.

Dopo le assemblee coi lavoratori, che si stanno tenendo su tutto il territorio nazionale per condividere i contenuti della piattaforma di Cgil Cisl Uil con le proposte avanzate al Governo, la mobilitazione nazionale vedrà tre città e tre date diverse quella del 6 maggio a Bologna, del 13 maggio a Milano e quella conclusiva nella città di Napoli del 20 maggio. Dalla riforma del fisco ai rinnovi contrattuali, dalla riforma delle pensioni alla salute e sicurezza sui luoghi di lavoro fino alle politiche industriali e al Mezzogiorno, sono numerosi i nodi da sciogliere e i temi su cui il governo, secondo le confederazioni, deve dare risposte adeguate.

“Cgil, Cisl e Uil – ha detto il segretario generale Cgil Napoli e Campania, Nicola Ricci – hanno scelto Napoli come sede della terza manifestazione interregionale. Un segnale importante perché in Campania si gioca la partita per dire no alle manovre del Governo. I punti importanti della piattaforma unitaria ci sono, come la sanità e l’istruzione, ma il tema centrale è la riforma fiscale. Oggi, con un’inflazione che sale e con la differenza che c’è tra i salari reali e il costo della vita, il Governo sta avendo mano libera su politiche finanziarie che prevede una tassazione divisa in tre fasce dove chi guadagna 15mila euro l’anno pagherà le stesse tasse di chi ne guadagna 40mila. Da anni non si respirava aria di unità sindacale come quella sta stiamo vivendo in questa fase. Sarà un mese di mobilitazione molto impegnativo. Non dobbiamo sottrarci al confronto nelle assemblee e tenere dentro tutti i temi, a partire dall’autonomia differenziata. Bisogna dare un segnale al Paese. Occorre alzare il tiro e costruire una mobilitazione sindacale che vada al di là di un dibattito seminariale, ma parlare con semplicità alla nostra gente, dobbiamo rimboccarci le maniche per far capire quali sono le nostre proposte”.

“L’aver scelto Napoli e la Campania – secondo Doriana Buonavita, segretaria generale della Cisl Campania – è un segnale importante per il Sud perché i temi della piattaforma nazionale rivendicati da Cgil Cisl e Uil nei confronti del Governo incrociano problematiche regionali e territoriali per le quali abbiamo bisogno di un dialogo continuo come quelli della formazione, della sanità territoriale che non decolla, del reddito di cittadinanza che sta mutando e non c’è stato alcun tipo di confronto, l’autonomia differenziata, il matching con le imprese per le competenze che mancano nel formare i nostri giovani, le risorse del Pnrr che dovrebbero davvero riequilibrare le disfunzioni che ancora insistono sul territorio. Temi per i quali serve un confronto serrato sia a livello nazionale che regionale”.

“Mai come in questo momento – ha concluso Giovanni Sgambati, segretario generale della UIL Campania – serve coesione e unità del mondo del lavoro, perché il governo non dà risposte su temi importanti che riguardano le famiglie e i nostri lavoratori, per questo avremo dinanzi a noi un mese di maggio intenso. Penso al tema crescita e sviluppo del Meridione che vede in bilico anche l’utilizzo dei fondi del Pnrr, un’occasione rara ed unica che non possiamo perdere. Cosi come l’autonomia differenziata, uno strumento di legge che così com’è stato concepito non solo penalizza le regioni meridionali, ma acuisce maggiormente le distanze e le diseguaglianze che già esistono tra il nord e il sud del Paese”.