“L’apertura di un percorso di confronto per Fincantieri a Castellammare di Stabia è un fatto positivo, a patto che abbia l’obiettivo chiaro e prioritario di un rilancio e di un rafforzamento del sito”. A sostenerlo sono i segretari generali di Cgil Cisl Uil Napoli, Nicola Ricci, Gianpiero Tipaldi e Giovanni Sgambati, dopo l’incontro che si è tenuto presso il Comune stabiese sulle prospettive dello stabilimento.

“Servono maggiori investimenti – rilevano Cgil Cisl Uil – su quello che, insieme a Palermo, rimane l’unico sito del Mezzogiorno. É importante che Fincantieri e il Governo nazionale assumano con chiarezza l’obiettivo di rafforzare questo cantiere e dargli una mission produttiva solida, di rilievo e di lungo termine. Servono maggiori investimenti rispetto a quelli previsti, già stanziati da anni, e serve un piano industriale che vada ben oltre l’orizzonte temporale del 2026”.

“Non basta – secondo Ricci, Tipaldi e Sgambati – un confronto episodico, serve invece un tavolo permanente che coinvolga attivamente tutte le parti in causa e crei un raccordo efficace su progetti, investimenti, bisogni. La crescita del cantiere significa anche crescita dell’ indotto. Vanno superate le criticità contrattuali, garantiti pari diritti e che debellate le condizioni di sfruttamento che oggi esistono in alcune ditte in appalto. Fincantieri deve vigilare sui contratti applicati, garantendo condizioni dignitose nell’indotto e nelle ditte in appalto. Alla Regione Campania e agli soggetti istituzionali proponiamo che la crescita dell’ indotto sia valorizzata come un elemento capace di dare vita a un vero e proprio distretto dell’ indotto e della cantieristica”.

“Le opportunità offerte dalla ZES non possono essere trascurate. Lavoro, una nuova idee di politiche industriali, rigenerazione urbana, transizione ecologica sono – secondo il sindacato – gli elementi capaci di rilanciare la città, sotto il profilo sia economico sia sociale. È in questa prospettiva, di lungo periodo, che devono trovare soluzione le vertenze industriali oggi ancora aperte, perché nel rilancio della città è tracciata la strada per dare lavoro a chi non ce l’ha più”.

“L’area del Porto deve essere riqualificata e restituita alle cittadini e ai cittadini. È positiva la disponibilità espressa, in tal senso, dall’Autorità portuale e dalla Regione. È necessario – concludono i segretari generali di Cgil Cisl Uil Napoli – che il Comune di Castellammare si adoperi per un percorso di ascolto e di partecipazione, perché sul destino di un’area così centrale e importante dal punto di vista urbanistico, culturale, economico, devono prendere parola le parti sociali, le associazioni, le cittadine e i cittadini”.