“Per far fronte a questa crisi sociale ed economica che continua ad aggravarsi, anche a causa dell’ampliarsi della guerra, è opportuno provare a costruire delle prospettive per il Paese, a partire da quelle per il Mezzogiorno, e oggi abbiamo delle importanti risorse da sfruttare: dal Pnrr ai Fondi strutturali. Inoltre, siamo liberi dai vincoli, non c’è neanche il problema degli aiuti di Stato. Siamo pronti, si può fare”. Lo afferma la vicesegretaria generale della Cgil, Gianna Fracassi, concludendo la prima giornata del XII congresso regionale Cgil Campania.
Però avverte Fracassi: “Manca un soggetto pubblico che ricostruisca la politica industriale di questo Paese. Lo diciamo da anni, si istituisca un’Agenzia per lo sviluppo, una nuova Iri. Turismo e cultura sono fondamentali, ma il secondo Paese manifatturiero d’Europa non può rinunciare alle sue imprese, altrimenti non avrebbe chance per il futuro”. Fracassi rilancia poi “un piano di occupazione pubblica. In un contesto come questo lo Stato deve essere datore di lavoro di ultima istanza”.
“Lavoro, sviluppo e il ricucire i divari sociali e territoriali, garantendo a tutti i diritti di cittadinanza, dovrebbero essere le direttrici dell’agenda politica del Governo, ma finora, purtroppo, non ha fatto l’interesse nazionale. Anzi, con il disegno di legge per l’Autonomia, appena approvato in Cdm, l’Esecutivo ha scelto di rompere sul tema della coesione sociale, ha scelto di spaccare il Paese. La Cgil – conclude la vicesegretaria generale della Cgil – riparte da qui dalla difesa della Costituzione e dalla difesa delle condizioni delle persone per ridurre le disuguaglianze sociali”.