“In meno di un anno, dal dicembre del 2021 al novembre del 2022, la percentuale dei Neet in Campania è aumentata di quattro punti, quindi bisogna intervenire immediatamente sull’intreccio tra domanda e offerta di lavoro ed invertire questa tendenza”. É quanto ha affermato il segretario generale della Cgil Napoli e Campania, Nicola Ricci, intervenendo al Vg di Canale 21. “Il dato drammatico – secondo Ricci – è che la Campania è terza fra le regioni del Mezzogiorno, ma anche nel contesto nazionale. La disoccupazione femminile resta molto alta, i giovani che non hanno attrattive, non studiano e non possono intercettare opportunità occupazionali”.

“C’è una grande dispersione scolastica e, di conseguenza – ha rimarcato Ricci – una platea di giovani che ha un titolo di studio inadeguato. Poi ci sono strumenti come Garanzia Giovani o quelli messi in piedi da soggetti pubblici e privati che andrebbero maggiormente pubblicizzati”.

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“Molti giovani puntano su realtà del nord come quella di Milano perché – secondo Ricci – appare più attrattiva: meno disuguaglianze, città con grandi occasioni. I nostri territori offrono molto meno. Occorre che i giovani vengano sollecitati a formarsi e a riqualificarsi. Bisogna creare una formazione che sia coinvolgente per tutti i ragazzi, Neet compresi, ma soprattutto che garantisca la possibilità di un primo salario. Formarsi e avvicinarsi al modo del lavoro, consentirebbe a tutti di avere professionalità e di divenire soggetti competitivi”.

“Napoli – ha concluso Ricci – per esempio con il Pnrr a regime potrà considerarsi terreno di nuovi assett industriali, turistici e di servizi a patto che non sia fatto di precariato, di sottobosco e di lavoro nero”.